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lunedì, novembre 01, 2004

Zibaldone n.10 

Gli argomenti dei quali vorrei trattare in questo zibaldone sono tre, rilevati prevalentemente dai giornali e TG di questi ultimi giorni.
Il PRIMO si riferisce alla notizia che a quarantotto ore dall’apertura dei seggi in America, nessun candidato sembra esser riuscito a staccare in maniera significativa l’avversario di modo che le differenze tra i due, nei sondaggi dell’ultima ora, sono così risicate che gli esperti ritengono più prudente non affidarsi ad alcuna anticipazione,
L’unico fatto nuovo intervenuto nelle ultime ore di campagna elettorale è rappresentato dal video di Osama Bin Laden che minaccia sfracelli al popolo americano; evidentemente il terrorista arabo ritiene con questo suo intervento di poter incidere sulle sorti della campagna elettorale: quello che resta da verificare è quale parte egli intenda privilegiare con queste sue affermazioni.
Gli staff dei due candidati non si sono pronunciati circa l’effetto del video tra gli americani: evidentemente nessuno dei due desidera “appropriarsi” dell’ingombrante figura di Bin Laden, in quanto ogni mossa potrebbe poi risultare controproducente; però l’arabo la mossa l’ha mirata in una ben precisa direzione e il fatto che non si riesca a capirla deriva o da una nostra cattiva capacità interpretativa o da un suo difetto di comunicazione.
La SECONDA storia riguarda Putin e la strage di Beslan: a detta di una giornalista russa – tale Anna Politkoskaia – il governo russo non ha fatto niente per intavolare una qualche trattativa con i terroristi ceceni puntando invece sull’eccidio di massa che avrebbe provocato nella opinione pubblica mondiale una sorta di orrore e conseguentemente di ripulsa di tutto il movimento separatista ceceno.
Non ho nessuna informazione pro o contro la tesi della coraggiosa giornalista e reputo Putin sufficientemente spregiudicato da programmare una situazione del genere (proviene dal KGB e questo la dice lunga).
Dello stesso tenore è una proposta del Procuratore Capo russo (un militare!!) che ha suggerito, come deterrente contro i terroristi, di prendere in ostaggio i loro parenti, applicando così una specie di legge del taglione.
Entrambe le cose che provengono da quel grande parse che è la Russia, non possono che preoccuparci, sia perché sembrano indirizzate verso una sorta di ritorno ai famosi e temuti “tempi bui” dell’epoca stalinista e sia perché le aperture verso una democrazia erano ormai date per scontate dall’occidente e il buon Putin veniva regolarmente invitato ai G.8 e nelle ville di qualche leader occidentale (Berlusconi, tanto per non far nomi).
Il TERZO argomento concerne il tipo di vita che ci viene riservato da vecchi: il genetista Antonio Simeone, uno dei maggiori scienziati a livello mondiale, nel rientrare in Italia dopo quattro anni trascorsi in Inghilterra, ha rilasciato – fra l’altro – questa splendida dichiarazione: “Il nostro obiettivo è far vivere la gente meglio, non più a lungo”.
Questa affermazione mi fa proprio tanto piacere perché è molto simile a un’altra di mia creazione (modestamente!!) che recita: “oggi hanno allontanato la morte ma non ci fanno vivere più a lungo”; e questa frase mi è venuta nel vedere tante persone che la scienza medica attuale aiuta a “non morire”, ma al prezzo di una qualità di vita che non è assolutamente vita.
Quindi, ben vengano gli scienziati che la pensano così!

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