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martedì, ottobre 26, 2004

Cavaliere, che batosta! 

Le elezioni suppletive di domenica e lunedì scorsi, relative a sette collegi resi vacantida eurodeputati, hanno fatto segnare due dati impressionanti: l’affluenza alle urne che ha superato di pochissimo il 40% e la vittoria, nettissima, del centro sinistra per sette a zero.
Nel mondo del calcio – del quale fa parte anche il Cavaliere – in una situazione del genere la prima mossa è quella di esonerare l’allenatore; ma in questo caso l’allenatore è anche presidente e quindi…
Il Day after delle due coalizioni è stato ovviamente contrappuntato da commenti di segno opposto; da una parte il “G.A.D.” – Grande Alleanza Democratica (nuovo nome dell’Ulivo) inneggia giustamente ai risultati conseguiti, sostenendo che, dopo le elezioni che hanno portato all’avvento dell’attuale governo, tutte le consultazioni che sono seguite hanno fatto registrare una schiacciante vittoria del GAD e che quindi – il governo attualmente in carica – non è legittimato a governare perché la maggioranza, sia pure “virtuale” non è più appannaggio del Centro Destra. Tesi opinabile ma non manifestamente peregrina.
Dalla fazione opposta si tende a sminuire l’importanza delle attuali elezioni, sia per la poca affluenza alle urne e sia per la limitatezza del campo. Alcune realtà comunque non vengono spiegate: ad esempio, il seggio che era di Bossi (passato al Parlamento Europeo) è stato perduto dalla Casa delle Libertà ed è andato ad un fiero avversario, quello Zaccaria che da presidente della RAI aveva ostacolato e non poco il prode Cavaliere. Comunque la si voglia rigirare, perdere lo “storico” seggio di Bossi a Milano, è sicuramente indice di malessere e di grosse difficoltà che la coalizione di centro destra mostra di avere.
Il problema, a mio modesto modo di vedere, è che la classe medio-bassa (bacino di voti per la Casa delle Libertà), si sta trovando in grosse difficoltà economiche, sia per l’avvento dell’Euro e del conseguente aumento dei prezzi, sia per il mancato controllo di questi ultimi oltre che delle tariffe amministrate e delle varie utenze; a questi aumenti non si sono registrati altrettanti incrementi stipendiali.
A tutte queste situazioni che hanno messo in grossa crisi una consistente parte dell’elettorato, si crede che basti la ventilata diminuzione delle aliquote fiscali: a livello di immagine è senz’altro una mossa vincente, ma quando dall’immagine il cittadino passa al controllo del proprio budget familiare e si accorge che le spese continuano ad essere superiori agli introiti, l’arrabbiatura aumenterà ancora di più.
La soluzione sta forse in quanto detto dal Presidente Ciampi: diminuire i prezzi, al fine di rendere più competitivo l’introito mensile degli italiani, cioè il cosiddetto “potere d’acquisto”; evidentemente questa mossa non è nelle corde del Centro Destra, forse perché cozza con il liberismo del quale tutti si riempiono la bocca, ma fatto sta che nessuno parla di mettere mano a dei controlli seri e sistematici per verificare l’andamento dei prezzi al consumo.
Caro Cavaliere, se non riesce a fare questa operazione è inutile qualsiasi abbassamento delle tasse (tanto le alzano gli Enti Locali!!) ed è inutile qualsiasi “invenzione” del tipo bandana o qualche altra diavoleria che il suo staff-marketing può mettere in piedi. La sconfitta è certa!
Dall’altra parte, il pericolo è racchiuso in due realtà: la prima è quella di dare per scontata la vittoria nel 2006 e la seconda è quella della litigiosità della coalizione. Direi che il GAD potrebbe, forse dovrebbe, non fare niente, tanto gli altri si suicidano da soli; non deve però contribuire a sollevare l’avversario già caduto in un quasi K.O.; si limiti ad osservarlo mentre cade.
Quindi, calma e gesso! Non agitarsi più del necessario che tanto ci pensa il Cavaliere con le sue invenzioni ad affossare la sua coalizione!

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