venerdì, settembre 17, 2004
Guerra dei prezzi
L’accordo Governo – Grande Distribuzione in base al quale viene stabilito che fino al 31 dicembre p.v. non ci saranno aumenti, è l’ennesima bufala sulla testa dei poveri consumatori.
Anzitutto perché questa normativa vale soltanto per un certo numero di prodotti che hanno l’etichetta del Super o Iper Mercato (insomma quelli che vengono prodotti per conto della Grande Distribuzione) e poi perché il fermare i prezzi fino al 31/12 non è altro che una formale ammissione che il carovita c’è stato, eccome se c’è stato e c’è ancora, accidenti se c’è ancora!. Insomma è una “conferma” camuffata da concessione!
Secondo alcune associazioni di consumatori, per fare una cosa abbastanza onesta, “tutti” dovrebbero abbassare i prezzi del 10% almeno e dal lì ripartire.
Ovvio che non se ne parla proprio!
Ma se i prezzi sono alti, la domanda che sorge spontanea è sempre la stessa: ma di chi è la colpa? Sono i produttori ad avere aumentato il costo dei prodotti oppure sono i commercianti ad avere guadagnato molto più del lecito?
È proprio di oggi la notizia che la col diretti – cifre e dati alla mano – accusa i rivenditori di avere praticato un aumento del 400% su quanto era il costo della merce . Sarà vero? Dai dati sembrerebbe di si, ma poi vai a sapere…
Certo che mi sorge spontanea una domanda: se i commercianti hanno praticato siffatti aumenti, si saranno “fatti d’oro” come si dice dalle mie parti, cioè avranno guadagnato cifre mostruose; e le tasse? Cioè, il fisco ha rilevato un incremento di tale misura sui gettiti del commercio? Se non lo ha rilevato sarebbe giusto che la Guardia di Finanza provvedesse ad indagare.
Nel caso invece che gli aumenti si siano avuti a monte del commerciante, cioè direttamente alla produzione, il guadagno mostruoso sarebbe di pertinenza di quest’ultima categoria. Ed anche qui vale quanto prima esposto: il fisco cosa ha rilevato nei gettiti di tali aziende? E la Guardia di Finanza?
Da tutto quanto sopra esposto, una cosa appare di una chiarezza cristallina: quando veniva detto che il consumatore ordinario non ce la faceva ad arrivare alla fine del mese, ed il Governo invece tendeva a minimizzare, mi sembra che ora possa essere stabilito chi aveva ragione e chi torto.
Ma anche dopo aver stabilito questa ragione/torno, cosa succede? Non è che sarà come la famosa canzone napoletana “chi ha avuto, avuto, avuto e chi ha dato…..” ? Temo proprio di si, però vorrei che almeno qualche Ministro particolarmente supponente (Marzano?) e sprezzante delle difficoltà della gente, pagasse con la propria poltrona (stavo per dire con la propria testa, ma non si può, vero?).
Rendiamoci comunque conto che parlare di questi aumenti a gente che guadagna tra i 10 e i 20 mila euro al mese (i nostri dis-onorevoli), desta soltanto da parte loro un mesto sorriso compassionevole: ma cosa vogliono questi morti di fame, dicono “loro” rivolti a “noi”. È noi dobbiamo continuare ad incassare e portare a casa?
Anzitutto perché questa normativa vale soltanto per un certo numero di prodotti che hanno l’etichetta del Super o Iper Mercato (insomma quelli che vengono prodotti per conto della Grande Distribuzione) e poi perché il fermare i prezzi fino al 31/12 non è altro che una formale ammissione che il carovita c’è stato, eccome se c’è stato e c’è ancora, accidenti se c’è ancora!. Insomma è una “conferma” camuffata da concessione!
Secondo alcune associazioni di consumatori, per fare una cosa abbastanza onesta, “tutti” dovrebbero abbassare i prezzi del 10% almeno e dal lì ripartire.
Ovvio che non se ne parla proprio!
Ma se i prezzi sono alti, la domanda che sorge spontanea è sempre la stessa: ma di chi è la colpa? Sono i produttori ad avere aumentato il costo dei prodotti oppure sono i commercianti ad avere guadagnato molto più del lecito?
È proprio di oggi la notizia che la col diretti – cifre e dati alla mano – accusa i rivenditori di avere praticato un aumento del 400% su quanto era il costo della merce . Sarà vero? Dai dati sembrerebbe di si, ma poi vai a sapere…
Certo che mi sorge spontanea una domanda: se i commercianti hanno praticato siffatti aumenti, si saranno “fatti d’oro” come si dice dalle mie parti, cioè avranno guadagnato cifre mostruose; e le tasse? Cioè, il fisco ha rilevato un incremento di tale misura sui gettiti del commercio? Se non lo ha rilevato sarebbe giusto che la Guardia di Finanza provvedesse ad indagare.
Nel caso invece che gli aumenti si siano avuti a monte del commerciante, cioè direttamente alla produzione, il guadagno mostruoso sarebbe di pertinenza di quest’ultima categoria. Ed anche qui vale quanto prima esposto: il fisco cosa ha rilevato nei gettiti di tali aziende? E la Guardia di Finanza?
Da tutto quanto sopra esposto, una cosa appare di una chiarezza cristallina: quando veniva detto che il consumatore ordinario non ce la faceva ad arrivare alla fine del mese, ed il Governo invece tendeva a minimizzare, mi sembra che ora possa essere stabilito chi aveva ragione e chi torto.
Ma anche dopo aver stabilito questa ragione/torno, cosa succede? Non è che sarà come la famosa canzone napoletana “chi ha avuto, avuto, avuto e chi ha dato…..” ? Temo proprio di si, però vorrei che almeno qualche Ministro particolarmente supponente (Marzano?) e sprezzante delle difficoltà della gente, pagasse con la propria poltrona (stavo per dire con la propria testa, ma non si può, vero?).
Rendiamoci comunque conto che parlare di questi aumenti a gente che guadagna tra i 10 e i 20 mila euro al mese (i nostri dis-onorevoli), desta soltanto da parte loro un mesto sorriso compassionevole: ma cosa vogliono questi morti di fame, dicono “loro” rivolti a “noi”. È noi dobbiamo continuare ad incassare e portare a casa?