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mercoledì, settembre 29, 2004

Finalmente libere 

Ieri sera le nostre due Simone sono state liberate ed hanno fatto subito ritorno a Roma per poi ricongiungersi con le rispettive famiglie (a Roma e a Rimini).
Pur non volendo gloriarmi, non posso tacere il fatto che pochi giorni dopo il sequestro con due miei post (12 e 14 settembre u,s,) avevo diagnosticato questa soluzione, sostenendo che l’azione era stata condotta da professionisti che cercavano denaro e basta: in effetti sembra trattarsi di ex appartenenti ai servizi segreti di Saddam rimasti senza lavoro che, come si potrebbe dire, si arrangiano come possono.
La vicenda si è conclusa bene e non possiamo lesinare gli elogi al nostro governo che, se non altro, ha avuto il merito di trovare, tramite i nostri 007, la strada giusta per la trattativa; ed un elogio anche all’opposizione (del resto glielo ha fatto anche Berlusconi) perché durante tutta la vicenda durata oltre 20 giorni, ha sempre mantenuto la calma, non ha mai alzato i toni della polemica e si è comportata da autentica forza di governo (incrociando le dita per le prossime elezioni); hanno fatto eccezione alcuni partitucoli barricadieri dell’ultra sinistra che – dispiace doverlo dire – si sono mostrati ancora una volta fuori della realtà (dispiace in particolare per i “verdi” che dovrebbero avere una tradizione ambientalista da rivendicare e invece di tutto si occupano meno che di questo).
La gioia per la felice conclusione della vicenda non può essere offuscata neppure dalla consapevolezza che per liberare le due ragazze sono stati tirati fuori diversi quattrini (le voci variano tra uno e cinque milioni di dollari): potremmo dire “per fortuna!” che si è potuto pagare, perché evidentemente l’obiettivo dei rapitori era il denaro; quando si incappa in altri gruppi che hanno come target lo sconvolgimento dell’opinione pubblica attraverso il terrore e le immagini raccapriccianti, allora le cose cambiano e tutto diventa più difficoltoso perché in questo caso gli ostaggi gli vanno strappati con la violenza, attraverso un blitz o comunque un colpo di mano che comporta sempre del pericolo.
Certo che proprio ieri nel TG5 delle 13.00 – prima quindi della liberazione delle ragazze - proprio Toni Capuozzo citava il caso dei 12 ostaggi nepalesi tutti barbaramente trucidati, sgozzati e decapitati, senza che nessuna nazione si sia adoperata per la loro liberazione, senza quasi nessuno che se ne ricorda: sono morti senza troppa pubblicità e quindi non hanno fatto un buon servizio neppure agli intendimenti dei rapitori. Solo le 12 famiglia si ricordano dei loro cari e continuano a pregarli, solo le 12 spose (se ce le hanno) ricordano i mariti, solo i 24 genitori continuano a piangerli. È evidente che ci sono ostaggi di serie A e di serie Z: i poveri nepalesi appartenevano a quest’ultimo campionato.
C’è da aggiungere che sembra imminente anche la liberazione dei due giornalisti francesi: ricorderete che tempo addietro venne fuori la notizia (una bufala) che i due cronisti erano stati liberati ma avevano chiesto di restare per narrare all’intero pianeta delle erooiche gesta degli oppositori anti americani; ora sembra che le varie contropartite di natura politica siano state assolte dai francesi e quindi nient’altro si dovrebbe frapporre alla liberazione dei due giornalisti.
Da notare che la Francia è considerata dagli islamici di Bin Laden e di Al Zarqawi una nemica da abbattere, ma nel caso della pratica Irak non possono dimenticare che si è schierata contro l’America, diventando così una preziosa alleata del terrorismo: così si cambiano le carte in tavola, dal momento che si cambia partita!
Per concludere con le nostre Simone, auguriamoci che i mass-media le lascino un po’ in pace e non le tampinino per intervistarle: lasciatele ridiventare due ragazze come le altre.

29/9/2004

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