giovedì, agosto 19, 2004
Zibaldone n.4
Avete visto? L’ipotesi che avevo formulato nel post di ieri circa l’origine della bandana del Berlusca si è rivelata esatta: il problema è …sotto, nel senso che il sotto è in riparazione da un chirurgo di fama mondiale che sta attuando una sorta di autotrapianto.
Però, da questo si vede il "presidente operaio": mentre tutti si stanno divertendo in vacanza, lui approfitta di questi pochi giorni di pausa dai molteplici impegni per sistemare il motore o la carrozzeria ed essere così pronto alla ripresa degli impegni pubblici. Bravo!
Dobbiamo sempre temere questi periodi di inattività: ricorderete che nell’agosto dello scorso anno fu la volta dell’intervista al settimanale inglese nella quale definiva i magistrati "tutti matti"; durante le vacanze di Natale e Fine Anno 2003 c’è stata la fase della "levigatura con stiramento" per le rughe facciali, con la quale si è tolto un bel numero di anni.
Insomma, fatelo stare sempre impegnato altrimenti combina qualche danno!
E’ di oggi un’altra cosa che mi ha lasciato perplesso: l’ineffabile ministro Giovanardi che sembra dedito solo alla battaglia per la chiusura anticipata delle discoteche, ha avuto la faccia tosta di affermare (cito a memoria): facciamo tanto chiasso per la morte di un cavallo al Palio di Siena e non ci preoccupiamo di tutti i giovani che muoiono per le droghe in discoteca e per gli incidenti d’auto alla chiusura dei locali.
Mi permetto di replicare. Il signor cavallo "Amoroso" (questo è il suo nome) non è andato in Piazza del Campo a Siena e, di sua spontanea volontà si è gettato a perdifiato nella sua ultima carriera, forzando insensatamente un passaggio interno in curva e andando così a sbattere il collo contro un colonnino della piazza, morendo così quasi all’istante.
In pratica, dobbiamo ribadire che il succitato "Amoroso" è stato distolto da altre attività che la natura ha da sempre considerato più congeniali al cavallo ed è stato costretto – dall’uomo - a gettarsi nella mischia, a correre sempre più velocemente, insomma – per dirla con una parola – a gareggiare, per il godimento dello stesso uomo.
Diverso invece il caso dei frequentatori delle discoteche. Un po’ gli scazzi con la famiglia, un po’ le incomprensioni con la società, un po’ la loro stessa natura, insomma per un coacervo di ragioni, una parte dei giovani di oggi, ma anche quelli di ieri e di ieri l’altro, trovano sollazzo solo a frequentare i locali dove si balla e, soprattutto, si sballa.
Tutto questo viene realizzato in perfetta autonomia decisionale, se togliamo i pur pesanti condizionamenti che i giovani ricevono da tutto quello che li circonda e che li considera ormai solo un oggetto consumistico.
Il paragonare quindi le due tragedie (morte del cavallo e morte dei giovani che si drogano), mi sembra difficilmente proponibile per "difetto di volontà propria" nel caso del cavallo e per difetto di cervello funzionante al massimo nel caso dei giovani discotecari (la riprova è che non tutti sono uguali nei comportamenti).
Un’ultima considerazione per quanto riguarda gli incidenti, salvo impegnarmi a tornare sull’argomento quanto prima: l’abuso di droghe e di alcolici è sicuramente al primo posto tra le varie cause, ma non dobbiamo dimenticare anche una buona dose di imperizia e di incoscienza dei giovani piloti.
Comunque ne riparliamo più approfonditamente.
Però, da questo si vede il "presidente operaio": mentre tutti si stanno divertendo in vacanza, lui approfitta di questi pochi giorni di pausa dai molteplici impegni per sistemare il motore o la carrozzeria ed essere così pronto alla ripresa degli impegni pubblici. Bravo!
Dobbiamo sempre temere questi periodi di inattività: ricorderete che nell’agosto dello scorso anno fu la volta dell’intervista al settimanale inglese nella quale definiva i magistrati "tutti matti"; durante le vacanze di Natale e Fine Anno 2003 c’è stata la fase della "levigatura con stiramento" per le rughe facciali, con la quale si è tolto un bel numero di anni.
Insomma, fatelo stare sempre impegnato altrimenti combina qualche danno!
E’ di oggi un’altra cosa che mi ha lasciato perplesso: l’ineffabile ministro Giovanardi che sembra dedito solo alla battaglia per la chiusura anticipata delle discoteche, ha avuto la faccia tosta di affermare (cito a memoria): facciamo tanto chiasso per la morte di un cavallo al Palio di Siena e non ci preoccupiamo di tutti i giovani che muoiono per le droghe in discoteca e per gli incidenti d’auto alla chiusura dei locali.
Mi permetto di replicare. Il signor cavallo "Amoroso" (questo è il suo nome) non è andato in Piazza del Campo a Siena e, di sua spontanea volontà si è gettato a perdifiato nella sua ultima carriera, forzando insensatamente un passaggio interno in curva e andando così a sbattere il collo contro un colonnino della piazza, morendo così quasi all’istante.
In pratica, dobbiamo ribadire che il succitato "Amoroso" è stato distolto da altre attività che la natura ha da sempre considerato più congeniali al cavallo ed è stato costretto – dall’uomo - a gettarsi nella mischia, a correre sempre più velocemente, insomma – per dirla con una parola – a gareggiare, per il godimento dello stesso uomo.
Diverso invece il caso dei frequentatori delle discoteche. Un po’ gli scazzi con la famiglia, un po’ le incomprensioni con la società, un po’ la loro stessa natura, insomma per un coacervo di ragioni, una parte dei giovani di oggi, ma anche quelli di ieri e di ieri l’altro, trovano sollazzo solo a frequentare i locali dove si balla e, soprattutto, si sballa.
Tutto questo viene realizzato in perfetta autonomia decisionale, se togliamo i pur pesanti condizionamenti che i giovani ricevono da tutto quello che li circonda e che li considera ormai solo un oggetto consumistico.
Il paragonare quindi le due tragedie (morte del cavallo e morte dei giovani che si drogano), mi sembra difficilmente proponibile per "difetto di volontà propria" nel caso del cavallo e per difetto di cervello funzionante al massimo nel caso dei giovani discotecari (la riprova è che non tutti sono uguali nei comportamenti).
Un’ultima considerazione per quanto riguarda gli incidenti, salvo impegnarmi a tornare sull’argomento quanto prima: l’abuso di droghe e di alcolici è sicuramente al primo posto tra le varie cause, ma non dobbiamo dimenticare anche una buona dose di imperizia e di incoscienza dei giovani piloti.
Comunque ne riparliamo più approfonditamente.