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mercoledì, agosto 18, 2004

Zibaldone n.3 

Dopo alcuni giorni di inattività – dovuti a un po’ di vacanza – ritorno ad affrontare i temi che mi hanno maggiormente colpito e a commentarli insieme a voi.
In questo periodo le tematiche sono sostanzialmente tre: la prima è l’allarme terrorismo in occasione del ferragosto. Come è noto i terroristi di Bin Laden avevano lanciato una sorta di ultimatum all’Italia secondo il quale se non avessimo ritirato i nostri soldati dall’Irak entro il 15 di agosto, saremmo stati sottoposti ad attacchi di terroristi – kamikaze.
La paura è serpeggiata (giustamente, per carità!) tra le istituzioni preposte all’ordine pubblico e sono stati individuati i cosiddetti "obiettivi sensibili" da tenere particolarmente d’occhio. Per fortuna non è successo niente e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo.
Dovremmo però riflettere sull’evento ed ammettere che i terroristi (che sia Bin Laden o qualche altro) hanno già avuto una vero e autentico successo: pensate che senza spendere un soldo nell’organizzare gli attentati, hanno messo in stato di agitazione un intero paese; più successo di così!
In questo periodo un altro avvenimento che mi ha colpito (negativamente, s’intende!) è la morte del cavallo durante l’effettuazione del Palio di Siena.
Debbo premettere che sono un grande amante dei cavalli, nobili animali da sempre sfruttati dall’uomo o per i suoi lavori o, peggio ancora, per i suoi divertimenti; allora, vediamo di affrontare l’argomento da un’ottica un po’ diversa e cioè quella delle responsabilità.
Chi ha visto la corsa in diretta e negli scarsi replay forniti dalla RAI (altra fonte di polemica dovuta al fatto che le immagini vengono realizzate da un Consorzio senese e date alla RAI: ma è mai possibili?), avrà notato che l’incidente è stato causato dall’imperizia, dalla superficialità e dalla poca attenzione con cui il fantino del cavallo deceduto ("Amoroso") ha tentato un impossibile passaggio interno nella curva più difficile dell’intera carriera. E’ ovvio che il cavallo si è infilato nello stretto pertugio nel quale il proprio "conducente" lo ha cacciato, senza rifiutarsi di compiere una operazione che era chiaramente impossibile.
Il responsabile è quindi facilmente trovato: il fantino che in preda a quella sorta di raptus agonistico ha eseguito una manovra al limite del lecito e dell’incoscienza.
Sarebbe come se Schumacher, forzando un passaggio impossibile, andasse a fracassare la propria Ferrari contro un ostacolo; ecco in questo caso la Ferrari è rappresentata dal povero cavallo che ci ha rimesso la buccia.
Il terzo evento che ha colpito la mia attenzione, è "la bandana del cavaliere"; breve cronistoria dei fatti: Berlusconi ha ricevuto nella sua villa in Sardegna la visita del premier inglese Blair, accompagnato dalla moglie, il quale ha interrotto le proprie vacanze in Toscana per raggiungere l’"amico" Silvio in Sardegna. Ebbene, sapete con quale look il cavaliere ha ricevuto il collega Tony? Completo bianco candido con camicione ampio e abbondantemente sbottonato con bella mostra della peluria del petto villoso; scarpina pure bianca con tacchetto rialzante e, dulcis in fundo, bandana bianca a fiorellini. Con questa bardatura si è presentato a passeggio per le viuzze di Porto Cervo, suscitando curiosità e, diciamola tutta, anche ilarità tra i passanti.
Una domanda sorge spontanea: quale il motivo per siffatta acconciatura: le risposte sono tante e ognuno ha la propria idea; cosicché anch’io dico la mia: aveva il parrucchino in riparazione e doveva coprirsi in qualche modo. Non sarà la vera ragione, ma a me piace!

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