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sabato, maggio 01, 2004

L'allargamento dell'Europa 

Proprio oggi altri dieci Paesi (tutti centro - orientali), si aggiungono ai 15 già nell’Unione, portandola a 25 membri.
Soprattutto per la provenienza di questi 10 Paesi, possiamo parlare di evento storico, anche se non posso condividere tutti i richiami al muro di Berlino che oggi cade definitivamente: in realtà questa caduta c’è stata ma tanti anni fa ed è stata una caduta politica; quello che si va creando oggi è una nuova realtà economica che di politico ha ben poco, o meglio, ha soltanto quello che fa comodo per governare un’economia in mano ai “soliti capitalisti”.
Questi dieci Paesi che fanno il loro ingresso sono tutti ad economia capitalistica ma con dei redditi pro – capite da paesi del terzo mondo e con una ricchezza in mano a pochi (in molti casi si parla di imperi del crimine).
I dati che emergono da questa operazione ci dicono che sono 80 milioni la popolazione che entra in Europa (qualcosa come la Germania) e – nota dolente – lo scarso reddito dei nuovi paesi produrrà un aumento “aggregato” di solo il 5% e una diminuzione quindi del “pro-capite” di circa il 12%
In pratica, ogni europeo da oggi è “statisticamente” più povero di ieri; ce ne accorgeremo? Forse no, perché il tran tran delle famiglie continuerà con il suo ritmo, ma indubbiamente i nuovi arrivati sono entrati in Europa per poter stare meglio e quindi cercheranno di arraffare una loro fetta di benessere, la più grande possibile.
Questa circostanza si verifica in un momento storico in cui tutta l’Europa non attraversa un momento brillantissimo; si pensi solo al dato “aggregato” del PIL nel 2003 che ha fatto registrare un modestissimo aumento dello 0,4%.
C’è poi il problema della babele di lingue che saranno necessarie per ogni documento promulgato dagli organismi comunitari: sarà una manna per i traduttori e, in genere, per i burocrati che andranno ad ingrossare le fila dei palazzi a Bruxelles e Strasburgo. Anche se poi le “lingue lavoro”, quelle cioè maggiormente usate, rimarranno le tre attuali (inglese, francese e tedesco). La cosa che sarà interessante controllare tra qualche tempo è il modo di comportarsi del popolo ROM, spalmato quasi interamente su questi dieci Paesi.
Un’ultima considerazione: i nuovi arrivati, dopo i canonici due anni di fluttuazione controllare della propria moneta, dovranno adottare l’Euro e qui, a mio avviso, cominceranno i dolori, gli stessi che abbiamo avuto noi.
Concludo con una battuta che ho letto su un quotidiano: “oggi, nei 10 Paesi che entrano in Europa sarà festa grande; tra qualche tempo anche loro avranno l’euro e non avranno più soldi per fare festa!”
Essenziale ma molto carina, non trovate??

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