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mercoledì, aprile 21, 2004

Zapatero e Gaucci 

C’è da chiedersi, anzitutto, quale rapporto possa esserci tra il Primo Ministro spagnolo e il Presidente della squadra di calcio del Perugia.
Andiamo con ordine e vediamo quali sono i fatti che – a mio vedere – possono configurare un accostamento sia pure, ovviamente, di carattere puramente “virtuale” .
Zapatero, che subito dopo la vittoria nelle recentissime elezioni politiche spagnole aveva annunciato che il 30 giugno, al massimo, avrebbe ritirato le truppe dall’Irak, ha ora comunicato che tale ritiro sarebbe stato “immediato”, visto che non si intravedeva alcuna possibilità concreta di avvento dell’ONU per i primi di luglio e vista anche la particolare situazione di pericolo che è andata creandosi in quello scacchiere.
A questa notizia, le forze politiche dell’Unione Europea, in particolar modo gli ambienti vicini alla Presidenza Prodi, hanno plaudito all’iniziativa con la motivazione che tale mossa avrebbe messo in discussione tutti i rapporti di forza attualmente esistenti e avrebbe potuto far scaturire alcune mosse politiche soprattutto per quello che concerne le intese Europa/America. Subito dopo le stesse “personalità”, quelle un po’ più avvedute, hanno smentito gli applausi ed hanno convenuto che poteva essere un riconoscimento ufficiale del terrorismo, con tutti i rischi che ne conseguono.
Passiamo a Gaucci, adesso: con la squadra in fondo alla classifica, con un piede e mezzo già in Serie B, ha annunciato che non giocherà le ultime 4 partite del campionato per protestare contro i torti arbitrali subiti durante l’intera stagione (ha preparato un dossier dimostrativo per la giustizia sportiva e anche per quella ordinaria).
Mentre i giornalisti più vicini al sistema cercavano di indurre il vulcanico presidente a cambiare idea, alcuni di loro (forse la maggioranza??) soffiavano sul fuoco delle polemiche con l’intento di aizzare Gaucci ad andare avanti nella mossa ipotizzata che avrebbe significato un autentico sconquasso per il mondo del calcio. Ma lo slogan era: “tanto peggio, tanto meglio”; per ricostruire un mondo che ormai è in via di decomposizione, ci vuole la totale distruzione di quello attuale e….chi se ne frega delle figuracce di fronte all’Europa calcistica.
Le due vicende, a volerle stiracchiare, possono considerarsi abbastanza similari, ovviamente sotto il profilo esclusivamente “virtuale”: entrambe, infatti, fanno leva su una azione che, se non sbagliata è almeno molto avventata; questa azione ha però lo scopo di creare nuove situazioni che, se ben guidate potrebbero innescare delle novità molto importanti. Sarebbero insomma delle “scorciatoie” per giungere a novità clamorose che potrebbero rivelarsi utili ma, come già dette, anche pericolose.


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