venerdì, aprile 30, 2004
La pemsione del pluriomicida
Tra le cose “buffe” che ci capita di sentire o leggere durante una giornata, quella della pensione al pluriomicida (17 cadaveri) Donato Bilancia, condannato a 13 ergastoli, è sicuramente una delle più “buffe”.
Le cose stanno così: si è scoperto che da tanti anni il signor Bilancia percepisce dall’INAIL una pensione che al momento si ragguaglia a 528 euro e spiccioli. Si tratta di una pensione di invalidità (44% il grado di invalidità) a seguito di un incidente sul lavoro accaduto negli anni settanta (non mi sembra che abbia subito gravi danni!!!).
La vicinanza dell’importo al famoso milione promesso da Berlusconi a tutti i pensionati, mi aveva indotto in errore e pensavo che – come in tutte le cose di questo mondo – si fosse cominciato dai delinquenti a comporre una sorta di giustizia sociale.
Mi sbagliavo, perché il Bilancia percepiva questa somma molto prima che il nostro “cavaliere levigato” apparisse all’orizzonte politico. E ha continuato a percepirla, anzi – diciamo meglio – sta continuando a percepirla anche oggi.
Finché è stato in libertà ha usato questo milione o poco più come minimo gruzzolo per giocare al Casinò; adesso …..
Ecco, adesso non capisco a cosa gli serva.
Bene, facciamo un passo indietro: al momento in cui i 13 ergastoli sono passati in giudicato ritengo che il rapporto tra Bilancia e le patrie galere si sia infittito in maniera tale da raggiungere un matrimonio indissolubile.
Non ritengo probabile infatti che l’ergastolano possa uscire per effetto di una grazia oppure per accertata infermità mentale (quello che egli sta cercando di accreditare, anche con l’intervista a Bonolis).
Pertanto, nel corso del regime carcerario, il Bilancia riceve il vitto, l’alloggio, il divertimento (cinema, TV e quant’altro), il vestiario e quant’altro gli occorre direttamente dallo Stato, che – a vederlo in TV – sembra che non gli fa mancare proprio niente.
Per quanto riguarda la propria immagine, ci pensa la RAI-TV gratuitamente o, forse, pagandolo, addirittura; a proposito, non ha portato buono alla trasmissione di Bonolis l’intervista a Bilancia: l’auditel ha infatti rilevato una schiacciante vittoria di Costanzo nel periodo in questione. Ben gli sta! So’ proprio contento!
E quindi mi domando: cosa diavolo se ne fa il Bilancia dei 528 euro e spiccioli che l’INAIL gli versa mensilmente?
Forse gli servono per “i viziarelli”, (non avendo voglia di lavorare in carcere) tipo sigarette, caramelle, caffè, ammazzacaffè, aperitivo, qualche partita a biliardino, ecc.?
Questo alla faccia dei parenti delle vittime che non hanno ricevuto il becco di un quattrino e anzi hanno dovuto sopperire a ingenti spese per gli avvocati di parte civile.
Tutto quanto precede è giusto?
Non lo so, sicuramente è “legale” di quella legalità che sembra fatta per i delinquenti e i potenti (ma è forse vero che sono la stessa cosa?) e che non considera affatto i piccoli innocenti che vengono regolarmente calpestati.
Cose che avvengono sotto questo cielo!!
Le cose stanno così: si è scoperto che da tanti anni il signor Bilancia percepisce dall’INAIL una pensione che al momento si ragguaglia a 528 euro e spiccioli. Si tratta di una pensione di invalidità (44% il grado di invalidità) a seguito di un incidente sul lavoro accaduto negli anni settanta (non mi sembra che abbia subito gravi danni!!!).
La vicinanza dell’importo al famoso milione promesso da Berlusconi a tutti i pensionati, mi aveva indotto in errore e pensavo che – come in tutte le cose di questo mondo – si fosse cominciato dai delinquenti a comporre una sorta di giustizia sociale.
Mi sbagliavo, perché il Bilancia percepiva questa somma molto prima che il nostro “cavaliere levigato” apparisse all’orizzonte politico. E ha continuato a percepirla, anzi – diciamo meglio – sta continuando a percepirla anche oggi.
Finché è stato in libertà ha usato questo milione o poco più come minimo gruzzolo per giocare al Casinò; adesso …..
Ecco, adesso non capisco a cosa gli serva.
Bene, facciamo un passo indietro: al momento in cui i 13 ergastoli sono passati in giudicato ritengo che il rapporto tra Bilancia e le patrie galere si sia infittito in maniera tale da raggiungere un matrimonio indissolubile.
Non ritengo probabile infatti che l’ergastolano possa uscire per effetto di una grazia oppure per accertata infermità mentale (quello che egli sta cercando di accreditare, anche con l’intervista a Bonolis).
Pertanto, nel corso del regime carcerario, il Bilancia riceve il vitto, l’alloggio, il divertimento (cinema, TV e quant’altro), il vestiario e quant’altro gli occorre direttamente dallo Stato, che – a vederlo in TV – sembra che non gli fa mancare proprio niente.
Per quanto riguarda la propria immagine, ci pensa la RAI-TV gratuitamente o, forse, pagandolo, addirittura; a proposito, non ha portato buono alla trasmissione di Bonolis l’intervista a Bilancia: l’auditel ha infatti rilevato una schiacciante vittoria di Costanzo nel periodo in questione. Ben gli sta! So’ proprio contento!
E quindi mi domando: cosa diavolo se ne fa il Bilancia dei 528 euro e spiccioli che l’INAIL gli versa mensilmente?
Forse gli servono per “i viziarelli”, (non avendo voglia di lavorare in carcere) tipo sigarette, caramelle, caffè, ammazzacaffè, aperitivo, qualche partita a biliardino, ecc.?
Questo alla faccia dei parenti delle vittime che non hanno ricevuto il becco di un quattrino e anzi hanno dovuto sopperire a ingenti spese per gli avvocati di parte civile.
Tutto quanto precede è giusto?
Non lo so, sicuramente è “legale” di quella legalità che sembra fatta per i delinquenti e i potenti (ma è forse vero che sono la stessa cosa?) e che non considera affatto i piccoli innocenti che vengono regolarmente calpestati.
Cose che avvengono sotto questo cielo!!