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giovedì, aprile 01, 2004

Il pesce d'aprile 

Oggi, 1° di aprile, è giorno dedicato ai cosiddetti “pesci d’aprile”; cosa sono: si tratta di scherzi colossali, di amene chiapparelle che vengono organizzati ai danni dei sempre più frequenti “faciloni” o “gonzi” come si diceva una volta.
Domani poi sui quotidiani ci sarà l’elenco degli scherzi meglio riusciti e dei più importanti per numero di persone coinvolte.
Un classico di queste chiapparelle è quello di annunciare ai tifosi di una squadra di calcio, attraverso una radio locale, la vendita di un loro beniamino (classico è stato quello ai danni dei tifoni napoletani ai tempi di Maratona quando venne comunicata la vendita del fuoriclasse argentino alla Juventus).
Insomma è una sorta di scherzo collettivo, che nasce ben prima dell’avvento dello strapotere dei mass-media; ovvio che adesso con l’aiuto di qualche media è molto più facile realizzarlo ma anche prima se ne sono realizzati di gustosi avvalendosi del passa parola o di qualche altro marchingegno messo in piedi.
Domani sarà il giorno delle risate (sorrisi più che altro) a leggere di quanti ci sono cascati; ma a questo punto sorge una domanda: allora la gente è sempre stata estremamente credulona, magari ora lo è anche di più, ma insomma sembra che questa forma di accettazione sia proprio nel DNA.
E se è così, provate a traslare il “pesce d’aprile” nella vita di tutti i giorni, per esempio nella pubblicità e vedrete che non è poi tanto da stupirsi se vengono spesi tanti soldi per convincere la gente a comprare questo o quello.
Infatti, la pubblicità altro non è se non un gigantesco “pesce d’aprile” messo in piedi da strutture di potere (economico) allo scopo di far girare sempre più velocemente la macchina dei consumi.
Ma aggiungo di più: forse anche la politica non è altro che un grandissimo, sempiterno spot pubblicitario che ci vuole sempre acquiescenti ai desideri dell’altro potere (politico che in alcuni casi si fonda con l’economico).
E come monta la rivolta alla notizia della vendita di Maratona (o di Totti per tornare ai nostri giorni) così possono essere diffuse menzogne, verità o mezze verità a seconda di quello che fa comodo a lor signori.
E noi? Sempre i soliti “gonzi” che bevono tutto e accettano tutto, fino al momento che…..


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