sabato, marzo 27, 2004
Ma siamo diventati tutti ricchi?
Il titolo di questo post è sicuramente un po’ provocatorio, ma poi mica tanto; mi spiego meglio: fino a qualche anno fa, le pubblicità di auto di lusso (Mercedes, Jaguar, ecc) venivano collocate soltanto su mezzi (giornali e riviste) che avessero un target di lettori adeguato alle cifre da spendere per acquistare le macchine in questione. Con questo intendimento, la televisione veniva scartata dai pianificatori in quanto considerato mezzo generalista (senza cioè un target di pubblico ben identificato) e quindi molto “dispersivo” in virtù anche delle cifre da spendere.
In concreto – e cerco di spiegarmi meglio – i mezzi pubblicitari vengono venduti sulla base delle “teste” potenziali da convincere: se i giornali e le riviste “da ricchi” (tipo Class per intenderci) hanno 100 utenti, di questi almeno 90 sono dei potenziali clienti da auto di lusso; quindi pago per cento ed ho 90 teste buone per me.
La televisione, invece, ha la fama di avere 100 utenti, dei quali interessati al prodotto di lusso soltanto 10; quindi pago per 100 ed ottengo 10: non è un grande affare! Poi anche la collocazione degli spot, accanto alle merendine o al detersivo, non era per niente gradito dagli investitori.
Adesso, invece, questa forma di ragionamento sembra non più valida: ha iniziato la Jaguar quando ha presentato l’ultima nata (il Diesel) e ora è la volta della Mercedes: se avete fatto caso i cluster pubblicitari sono letteralmente invasi dalla nuova auto (la SLK, roba da oltre 70 o 80 mila Euro) che ha anche il supporto della grande stampa (quindi non più quella di settore, ma il normale quotidiano) che annuncia per oggi 27/3 e domani domenica 28/3 la presentazione della nuova “top car”.
Quale è il motivo che ha fatto cambiare strategia ai pianificatori pubblicitari?
Tutti blaterano a destra e a manca che siamo più poveri dall’avvento dell’Euro e invece diventiamo destinatari di messaggi pubblicitari da ricchi. Come mai?
Difficile a dirsi, se non che anche le Case produttrici di auto di lusso hanno interesse ad avvicinare il cliente “normale”, se non per vendergli la macchina da oltre 150 milioni di vecchie lire, per veicolare un altro tipo di messaggio; la strategia, secondo me è quella di farlo entrare in Concessionaria e poi vedere di rifilargli qualche ferro vecchio un po’ risistemato.
Quindi, più che una pubblicità di prodotto è una forma di richiamo per il pubblico indiscriminato che viene invitato a visitare le auto di lusso ma che poi si cerca di portare su un usato ultradecennale: ricordate le varie campagne “porte aperte”?.
Se non è così allora è vero che siamo diventati tutti ricchi; io no di sicuro!!
In concreto – e cerco di spiegarmi meglio – i mezzi pubblicitari vengono venduti sulla base delle “teste” potenziali da convincere: se i giornali e le riviste “da ricchi” (tipo Class per intenderci) hanno 100 utenti, di questi almeno 90 sono dei potenziali clienti da auto di lusso; quindi pago per cento ed ho 90 teste buone per me.
La televisione, invece, ha la fama di avere 100 utenti, dei quali interessati al prodotto di lusso soltanto 10; quindi pago per 100 ed ottengo 10: non è un grande affare! Poi anche la collocazione degli spot, accanto alle merendine o al detersivo, non era per niente gradito dagli investitori.
Adesso, invece, questa forma di ragionamento sembra non più valida: ha iniziato la Jaguar quando ha presentato l’ultima nata (il Diesel) e ora è la volta della Mercedes: se avete fatto caso i cluster pubblicitari sono letteralmente invasi dalla nuova auto (la SLK, roba da oltre 70 o 80 mila Euro) che ha anche il supporto della grande stampa (quindi non più quella di settore, ma il normale quotidiano) che annuncia per oggi 27/3 e domani domenica 28/3 la presentazione della nuova “top car”.
Quale è il motivo che ha fatto cambiare strategia ai pianificatori pubblicitari?
Tutti blaterano a destra e a manca che siamo più poveri dall’avvento dell’Euro e invece diventiamo destinatari di messaggi pubblicitari da ricchi. Come mai?
Difficile a dirsi, se non che anche le Case produttrici di auto di lusso hanno interesse ad avvicinare il cliente “normale”, se non per vendergli la macchina da oltre 150 milioni di vecchie lire, per veicolare un altro tipo di messaggio; la strategia, secondo me è quella di farlo entrare in Concessionaria e poi vedere di rifilargli qualche ferro vecchio un po’ risistemato.
Quindi, più che una pubblicità di prodotto è una forma di richiamo per il pubblico indiscriminato che viene invitato a visitare le auto di lusso ma che poi si cerca di portare su un usato ultradecennale: ricordate le varie campagne “porte aperte”?.
Se non è così allora è vero che siamo diventati tutti ricchi; io no di sicuro!!