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lunedì, marzo 22, 2004

L'astuzia dei pubblicitari 

La televisione italiana, sempre alla ricerca di cose mai viste o comunque sempre più eclatanti, aveva ideato una trasmissione, “Bisturi”, che faceva perno sulla passione delle donne (ma anche degli uomini) italiane per la cosiddetta perfezione estetica: il naso bitorzoluto da ritoccare, il seno cadente o scarso da potenziare con il silicone, i glutei e le cosce da rimodellare come se fossero di proprietà di ballerine brasiliane.
Queste operazioni chirurgiche, dopo una breve intervista prima dell’intervista, rappresentavano il perno della trasmissione e venivano mostrate in tutta la loro crudezza; il sangue in primo piano, i ferri chirurgici, le iniezioni, insomma tutto l’armamentario tipico delle sale chirurgiche ospedaliere.
A condurre la trasmissione uno strano mix: Platinette insieme a Irene Pivetti che ricorderete come terza carica dello Stato non tanti anni or sono dal suo alto scranno di Presidente della Camera. Poveri noi!!
Le proteste delle varie associazioni non avevano avuto grandi risultati e lo show ha continuato ad andare in onda in prima serata (ore 20.30 circa) su Italia 1.
Alcuni giorni fa si sono schierati contro la trasmissione un gruppo di pubblicitari che sponsorizzavano la trasmissione: si sono rifiutati di continuare a far parte delle fasce pubblicitarie incluse nel programma e, in pratica, hanno decretato la sua chiusura.
E’ la prima volta a quanto mi consta che le strutture pubblicitarie decretano la fine anticipata di una trasmissione; se pensiamo bene, la cosa ha una sua particolarità: le Agenzie si sono rivolte alla rete ed hanno annunciato che non avrebbero più partecipato al programma, viste anche le polemiche sorte con le varie associazioni.
Fin qui tutto bene; però, c’è un però e molto grosso. Si da il caso che la trasmissione fosse stata già bocciata dai telespettatori ed infatti il suo livello di audience era inferiore al 10%, il che non è accettabile nel “prime-time” (20.30 – 22.30).
Si potrebbe quindi affermare che “hanno fatto una bella figura spendendo poco”: cioè, avrebbero dovuto comunque contestare il programma sulla base dei dati di ascolto; hanno agganciato tale circostanza alle proteste delle associazioni e ….ecco il risultato.
Il che dimostra, ancora una volta, che le strutture pubblicitarie ne conoscono una più del Diavolo; quelle italiane forse anche due!!


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