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domenica, gennaio 11, 2004

Ridiamoci sopra! 

Ancora sulla vicenda Parmalat: pensate un po’, il centralinista dell’azienda si è ritrovato A.D. o consigliere d’Amministrazione di una trentina di società facenti capo a Calisto Tanzi.
Interrogato dalla magistratura e con l’avviso di garanzia in atto, ha affermato ovviamente di non saperne niente di tutto il bordello creatosi e che alcune di quelle società non le aveva neppure mai sentite nominare. L’ipotesi che ha fatto, per cercare di spiegare le “nomine”, è stata quella di ripagare il suo attaccamento all’Azienda madre; ovviamente – a suo dire – tutto questo è stato da lui effettuato in forma completamente gratuita, direi meglio, disinteressata. Mi immagino la moglie che al posto di un aumento di stipendio si vede tornare a casa il marito con una nuova nomina ad Amministratore Delegata di una società sudamericana, magari brasiliana. “Non me la racconti giusta – avrà inveito la brava donna – qui ci sono di mezzo le ballerine Oba-Oba!!”.
Potremmo continuare all’infinito a costruire battute di spirito su tale inverosimile vicenda, sennonché i poveri investitori italiani (ma anche stranieri) che speravano su un interesse attorno al 6,50% si ritrovano non solo senza “i frutti” ma anche senza il capitale e quindi non credo proprio che abbiano tanta voglia di scherzarci sopra.
Chiudiamo allora con la celebre battuta “se non fosse da piangere sarebbe da ridere”: mi sembra che calzi bene!!

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