giovedì, dicembre 18, 2003
Il fallimento della Costituzione Europea
La scorsa settimana uno dei pezzi forti della cronaca politica dei mass-media è stato indubbiamente il fallimento del Consiglio dell’U.E. che avrebbe dovuto sancire l’approvazione della Costituzione Europea. A questo proposito, da bravo euroscettico, ho due considerazioni:la prima è che tutti i mezzi di comunicazione (TV, radio, giornali) non sono riusciti a fornire una sia pur larvata spiegazione di quello che è successo; cioè quale sia stato il motivo di divisione: sappiamo che si trattava della forma di votazione, ma nessuno ha spiegato a noi poveri ignoranti quali fossero le proposte in campo.
Forse non ci considerano “degni di capire”; è un po’ come dire: lasciate stare il manovratore e non disturbatelo con inutili richieste.
Forse è veramente così e gli euro-burocrati che si arricchiscono e fanno carriere prestigiose all’interno di questo “mostro” che è l’Europa, non desiderano dare tante spiegazioni.
Il povero Berlusca (che di Europa ne deve sapere quanto me) una volta si è azzardato a dire che gli industriali europei erano stufi di subire tutti i “lacci e laccioli” che la burocrazia di Bruxelles gli frapponeva; è stato lapidato e mangiato vivo (simbolicamente ovviamente) tacciandolo di incompetente.
La seconda considerazione discende da un’altra informazione che sono riuscito ad apprendere dai mass-media: mi sembra di aver capito che i due paesi che hanno frapposto i maggiori ostacoli alla sottoscrizione della Costituzione nella forma redatta dalla Commissione incaricata, sono la Spagna e la Polonia.
Ora mi dico: la Spagna quando è stata fondata l’Europa era ancora sotto il tallone del caudillo Franco ed era quindi in tutt’altre faccende affaccendata; solo dopo, ma molto dopo la firma del Patto di Roma è entrata a far parte dell’Unione.
Per quanto riguarda poi la Polonia non è ancora entrata a farne parte, lo farà solo nel prossimo giugno 2004.
E volete che mi appassioni ad una struttura che si fa fare queste “riffe” da due paesi del genere e con nessuno che riesce a metterli a posto??!
Forse non ci considerano “degni di capire”; è un po’ come dire: lasciate stare il manovratore e non disturbatelo con inutili richieste.
Forse è veramente così e gli euro-burocrati che si arricchiscono e fanno carriere prestigiose all’interno di questo “mostro” che è l’Europa, non desiderano dare tante spiegazioni.
Il povero Berlusca (che di Europa ne deve sapere quanto me) una volta si è azzardato a dire che gli industriali europei erano stufi di subire tutti i “lacci e laccioli” che la burocrazia di Bruxelles gli frapponeva; è stato lapidato e mangiato vivo (simbolicamente ovviamente) tacciandolo di incompetente.
La seconda considerazione discende da un’altra informazione che sono riuscito ad apprendere dai mass-media: mi sembra di aver capito che i due paesi che hanno frapposto i maggiori ostacoli alla sottoscrizione della Costituzione nella forma redatta dalla Commissione incaricata, sono la Spagna e la Polonia.
Ora mi dico: la Spagna quando è stata fondata l’Europa era ancora sotto il tallone del caudillo Franco ed era quindi in tutt’altre faccende affaccendata; solo dopo, ma molto dopo la firma del Patto di Roma è entrata a far parte dell’Unione.
Per quanto riguarda poi la Polonia non è ancora entrata a farne parte, lo farà solo nel prossimo giugno 2004.
E volete che mi appassioni ad una struttura che si fa fare queste “riffe” da due paesi del genere e con nessuno che riesce a metterli a posto??!
