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mercoledì, novembre 26, 2003

Andare a colore/3 

Nei due interventi precedenti, in forma assai sommaria e sicuramente non soddisfacente ed esaustiva, ho cercato di esporre le problematiche “CONTRO” in gioco di “andare a colore”.
E’ ora la volta dei “PRO”.
Anzitutto non ci sarebbe bisogno di “esportare la democrazia” come starebbe facendo la coalizione anglo americana in Irak con il risultato (cito solo l’ultimo episodio) di avere due soldati sgozzati come agnelli nel traffico di Mossul mentre la folla lì intorno fa strazio dei cadaveri rubando tutto quello che i poveretti avevano addosso.. Siamo in presenza di barbarie compiute da barbari che non possiamo neppure capire. Coventrizziamo tutto oppure lasciamoli perdere, abbandoniamoli al loro destino, non siamo uguali e quindi ognuno per conto suo e Dio e Maometto per tutti.
D’altro canto, mi sembra evidente che il nostro tentativo di creare uno stato democratico in quelle regioni, cozza con tutti i vicini (assolutamente teocratici, dittatoriali e cose del genere), che quindi sono ben lieti, quando non sono addirittura i fomentatori, dei terroristi che ci invitano a tornare a casa nostra. E allora diamogli retta, facciamoli tutti felici e lasciamoli bollire nel loro brodo.
Nel prossimo intervento, che spero sia quello conclusivo, esamineremo altri fattori relativi al PRO.

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